Lo straordinario pianista Antonio Farao’ riunisce un Trio d’eccezione con Yuri Goloubev eVladimir Kostadinovic.
Nei suoi quarant’anni di carriera, il pianista jazz Antonio Faraò, di origine romana, ha collaborato con artisti di fama mondiale, tra cui Jack DeJohnette, Joe Lovano, Bireli Lagrène, Chris Potter, Benny Golson…e molti altri.
Antonio Faraò è da mettere senza dubbio fra i migliori musicisti della scena internazionale. Il suo stile è inconfondibile : una brillantezza tecnica con un impetuosa carica emotiva, una notevole vena compositiva e un travolgente senso ritmico.
Nel 1998 riceve il più prestigioso dei riconoscimenti: il primo premio al “Concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal”, indetto dalla Città di Parigi. Un evento che ha lanciato Faraò ancora più intensamente nei circuiti europei della musica contemporanea, e lo ha portato ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, vari album da leader per l’importante etichetta tedesca Enja Records come “Black Inside” nel 1998 con Jeff “Tain” Watts e Ira Coleman o”Thorn”, nel 2001, in cui Faraò è accompagnato da Jack DeJohnette, Chris Potter e Drew Gress.
E’ stato invitato diverse volte da Herbie Hancock per partecipare all’ International Jazz Day evento mondiale del jazz organizzato dall’Unesco edalle Nazioni Unite assieme a Brandford Marsalis, Kurt Elling, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau…e molti altri. Nel suo ultimo album Eklektik (Warner Music) invita diversi artisti di fama mondiale come Snoop Dogg, Marcus Miller, Bireli Lagrène e molti altri
“Non mi capita spesso di essere sorpreso da registrazioni di musicisti, come lo sono stato quando per la prima volta ascoltai uno degli ultimi CD di Antonio Faraò. Ciò che mi ha colpito è stata la sensazione che ho sentito dentro di me. C’è talmente tanto calore, convinzione e grinta nel suo modo di suonare. Mi ha immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il cando re delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”.Herbie Hancock
Per Antonio Farao’ “la musica è emozione: se riesco a emozionare chi mi sta ascoltando, lo percepisco e mi commuovo io stesso, so che ho dato qualcosa a chi mi ascolta, che poi mi ritorna».
“Il jazz va respirato, dev’essere virale dentro di te. Insomma, non bisogna suonare per mostrare quanto sei bravo, ma perché ami quello che fai. È una missione…”.