Nicholas Payton tromba, pianoforte e tastiera
Vincente Archer contrabasso
Adonis Rose batteria
Il trombettista originario di New Orleans si è presentato sulla scena una ventina di anni fa, subito apprezzato per il suono cristallino, per le straordinarie doti di improvvisatore, che ricordavano i grandi del be-bop e del post-bop, come Fats Navarro, Clifford Brown, Freddie Hubbard. Lo si era notato in particolare nel gruppo del pianista Marcus Roberts e nella band “Jazz Futures” di Elvin Jones. Fu salutato anche come paladino di un tradizionalismo vicino a quello di Wynton Marsalis, con il quale collaborava sia nelle piccole formazioni che nell’orchestra del Lincoln Center. Ma ben presto dimostrò che tale etichetta gli stava stretta e sviluppò una propria visione allargata, che cercava alchimie tra innovazione e tradizione, guardando spesso al jazz arcaico e specialmente a Louis Armstrong (al quale ha dedicato l’album “Dear Louis”) ma nel contempo scandagliando i ritmi funky, le atmosfere degli strumenti elettrici e le sonorità r&b ed hip- hop.
Il perfetto controllo tecnico dello strumento e le doti espressive di Payton, il calore della sua comunicazione e lo sviluppo melodico che egli sa imprimere al proprio discorso, lo mettono in grado di affrontare ogni sfida.
http://www.nicholaspayton.com/