Definito dal New Yorker “elettrizzante giovane trombettista e sottile band leader, con un suono dall’ispirazione unica”, Akinmusire è ritenuto dalla critica una delle nuove stelle del jazz. Strumentista dall’inconfondibile stile eclettico e raffinato, vanta collaborazioni di grande prestigio come quelle con Jon Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman. Il suo album di debutto con la Blue Note Records, “When The Heart Emerges Glistening”, è per la critica uno dei migliori progetti degli ultimi tempi.
Iscrittosi alla Berkeley High School, Ambrose Akinmusire debuttò ancora adolescente suonando con nomi prestigiosi, i sassofonisti Joe Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman e il batterista Billy Higgins. Proprio Steve Coleman lo convinse a lasciare il Berkeley High School Jazz Ensemble, la formazione scolastica nella quale suonava, per portarlo con sé in tournée. Allievo anche di Herbie Hancock nel 2007 vinse la prestigiosa Thelonious Monk Institute of Jazz Competition. Akinmusire è noto soprattutto per la sua continua ricerca di un nuovo linguaggio musicale, che lo porta a sperimentare, analizzare, concettualizzare tutti i generi e gli stili, da Chopin a Bjork. Ma la sua ricerca non è mai fatta a discapito della bellezza. Ama infatti farsi sorprendere da un silenzio, una tensione, come un ascoltatore attento al minimo cambiamento.
Il suo stile trombettistico si contraddistingue per un suono limpido e una tecnica virtuosistica, priva di incertezze. Lasciati alle spalle gli idoli dell’adolescenza, Miles Davis e Clifford Brown, Akinmusire plasma la propria identità attraverso sonorità originali, senza prestare attenzione alle mode e ai formalismi. I suoi pezzi non sono mai banali, hanno un’impronta molto personale, giocano con il ritmo e si prestano ad improvvisazioni articolate.
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