Antonio Faraò piano
Martin Gjakonovski contrabbasso
Vladimir Kostadinovic batteria
“Non mi capita spesso di essere sorpreso da registrazioni di musicisti, come lo sono stato quando per la prima volta ascoltai uno degli ultimi CD di Antonio Faraò. Ciò che mi ha colpito è stata la sensazione che ho sentito dentro di me. C’è talmente tanto calore, convinzione e grinta nel suo modo di suonare. Mi ha immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista, è un grande”. (Herbie Hancock)
Considerato dalla critica Mondiale uno dei più interessanti pianisti jazz dell’ultima generazione, Antonio Faraò è nato a Roma nel 1965 in una famiglia dalle radici musicali ben salde; la mamma nota pittrice e poetessa e il padre batterista jazz, entrambi appassionati, lo abituano sin da piccolo all’ascolto di musicisti come: Benny Goodman, Count Basie, Duke Ellington, Frank Sinatra, Ella Filtzgerald, trasmettendogli un gusto per lo swing che resterà intatto anche negli anni successivi.
All’età di 6 anni inizia a suonare dapprima su un vibrafono giocattolo, in seguito la batteria e poi il pianoforte col quale intraprende lo studio classico raggiungendo l’8° anno di Conservatorio al G. Verdi di Milano.
I suoi primi modelli sono: Oscar Peterson, Erroll Gardner, scoprendo in seguito, McCoy Tyner, Herbie Hancock, Keith Jarrett, Bill Evans, John Coltrane, Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk.
È premiato per il “Concorso Jazz Four Roses” (1991) (al Teatro Ciak di Milano) e si classifica primo nel prestigioso “Concorso Internazionale di Piano Jazz Martial Solal” (1998) (Concorso indetto dalla Città di Parigi ogni 10 anni) un evento che ha lanciato Antonio ancora più intensamente nei circuiti Internazionali della musica Jazz Contemporanea, portandolo ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, 3 album, sempre come leader, per l’importante etichetta tedesca Enja Records: “Black Inside” nel 1998 e “Thorn”, nel 2001, in cui Antonio è accompagnato da Jack DeJohnette alla batteria, Chris Potter al sax tenore e soprano e Drew Gress al contrabbasso e “Next Stories” nel 2002. Nel Gennaio 2005 incide con Andrè Ceccarelli negli “Abbey Road Studios” di Londra, con la London Symphony Orchestra, la colonna sonora del film “Anthony Zimmer” uscito sul grande schermo nell’aprile 2005, con l’attrice francese Sophie Marceau come protagonista. Ha inciso dischi con Bob Berg, Vitous, Humair, Piazza, Ceccarelli.
Ha collaborato con numerosi musicisti di fama internazionale tra cui Franco Ambrosetti, Andrè Ceccarelli, Daniel Humair, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard Galliano, Toots Thielemans, Jack Dejohnette, Dave Liebman, Didier Lookwod, Benny Golson, Johnny Griffin, George Garzone, Charles Tolliver, Branford Marsalis, etc… tra i protagonisti della musica leggera, la grande Mina e partecipato a tournée e festivals in tutto il mondo.