É la prima volta che Omar Sosa e Jaques Morelenbaum hanno la possibilità di suonare in duo per presentare alcuni dei brani registrati insieme, in questa formazione minima ed estremamente raffinata. Un concerto nel quale la melodia, il silenzio, il ritmo sono protagonisti, insieme al suono e alla magia del violoncello di Jaques e al mondo ritmico e armonico del pianoforte di Omar, all’elettronica e alcune percussioni.
Un incontro fra Cuba e Brasile in una visione di pace e amore.
Omar Sosa considera Jaques Morelenbaum uno dei suoi maestri e dei suoi mentori. Il violoncellista e compositore ha curato diversi arrangiamenti per i due album che Sosa ha registrato con la NDR Big Band e ha partecipato come ospite speciale agli album che Sosa ha realizzato con Paolo Fresu, incluso l’ultimo che esce quest’anno.
Questo progetto in duo è un altro sogno che diventa realtà.
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Pianista eccezionale, poliglotta musicale capace con la sua arte di unire i continenti, Omar Sosa è un’allegoria dello scambio artistico universale.
Di origini cubane, dopo aver studiato le percussioni si avvicina al pianoforte, la cui pratica sarà sempre influenzata da quella delle percussioni: è il suo stile personale, di grande audacia ritmica, diventato il suo tratto caratterizzante.
Cresciuto nella cultura cubana più tradizionale, scopre ben presto il jazz, da cui rimane affascinato, il pop, il funk e si avvicina alle sonorità straniere che i musicisti migranti portano sull’isola.
Sosa realizza un linguaggio jazz globale ma esaustivo, stilisticamente unico, che celebra la diversità delle anime della musica delle Americhe e oltre, coltivando sempre un’intima connessione con le sue radici afro-cubane.
La sua curiosità, uno spirito musicale generoso, una dedizione al gruppo come elemento fondamentale della creazione, e un’apertura a sonorità nuove e combinazioni insolite animano tutto ciò che Omar fa.
Jaques Morelenbaum é attualmente tra i più importanti testimonial della musica brasiliana nel mondo. Ne sono conferma la miriade di collaborazioni con artisti di fama internazionale che può vantare la sua carriera e testimoniate da più di 600 dischi in cui risulta di volta in volta arrangiatore, produttore, compositore o violoncellista.
Nato a Rio de Janeiro, ha partecipato come violoncellista alle produzioni musicali di Antonio Carlos Jobim, Caetano Veloso, Gal Costa, Gilberto Gil, Maria Bethania, Chico Buarque e Milton Nascimento, tra gli altri, per un totale di più di 600 album. Tra loro ci sono “Infanzia” e “Song of Survival” di Egberto Gismonti, registrato a Oslo, in Norvegia, per la ECM Records, 1992 e 1993. Nel 1994, come parte della New Band Antonio Carlos Jobim, ha partecipato all’album Antonio Brasileiro “, vincitore di un Grammy come miglior album di latin jazz.